Fulvio Chimento

AILANTO – Ailanthus altissima

AILANTO – Ailanthus altissima
Cuoghi Corsello e Dado
a cura di Fulvio Chimento
13 febbraio – 12 giugno 2016
Biblioteca Civica Luigi Poletti, Modena.

AILANTO - Ailanthus altissima - cartolina
Astronave N. 1 – Il giardino dei Bucintori, Bologna, 1995. Ph. Cuoghi Corsello

L’esposizione dedicata ai libri d’artista di Cuoghi Corsello e Dado ruota intorno a una metafora poetica che ha una ricaduta anche in ambito critico: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, il lavoro artistico di Cuoghi Corsello e alcuni linguaggi, come il writing, che si sono diffusi a partire dagli anni Ottanta. L’ailanto è simbolo di una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale” e che è propensa a innestarsi per diffondersi rapidamente, come quei fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei. I volumi in mostra sono lo specchio di questa diversità linguistica, e il titolo stesso dell’esposizione è preso in prestito da Ailanto (Ailanthus altissima), il libro d’artista nato appositamente per l’occasione dalla collaborazione tra Cuoghi Corsello e Dado (al cui interno compare anche il testo di Fulvio Chimento dal titolo L’arte come germinazione spontanea). Oltre a questo piccolo volume, sarà possibile ammirare i Quaderni di Villa Genziana, veri e propri libri d’artista pensati collettivamente, e che, oltre agli interventi di Cuoghi Corsello, presentano disegni di altri amici artisti che frequentavano le fabbriche abbandonate nelle quali vivevano i due artisti bolognesi, tra questi spiccano le figure di Pierpaolo Campanini e Alessandro Pessoli (dal 1994 al 1996 Cuoghi Corsello abitano presso gli ex Magazzini Generali Raccordati della Banca Del Monte; dal 1996 al 2001 si trasferiscono in una ex fabbrica di materassi, la ex Silma; mentre dal 2001 al 2005 vivono nell’ex concessionaria FIAT di Bologna. Le superfici di tutte queste fabbriche vengono concepite come opera unica, con grandi installazioni ambientali dislocate ovunque). Gli artisti hanno inoltre selezionato una miscellanea di testi dedicati al writing presenti all’interno della Biblioteca Poletti, che in questa occasione ospita in consultazione anche volumi di carattere scientifico scelti dal curatore e dedicati alla storia e alla diffusione dell’Ailanthus altissima, pianta largamente utilizzata dalla medicina cinese e considerata da alcune culture asiatiche il simbolo della trasmigrazione dell’anima dal mondo terrestre a quello celeste.

AILANTO - Ailanthus altissima - Quaderni di Villa Genziana - Disegni di Cuoghi Corsello
Quaderni di Villa Genziana – Disegni di Cuoghi Corsello

Dado espone i propri blackbooks, quaderni d’artista di grande formato distinti da una copertina nera, sui quali il writer disegna a partire dall’età di 12 anni, all’interno di essi (come in uno storyboard) è possibile assistere all’evoluzione del suo percorso artistico. I blackbooks accolgono anche alcuni interventi originali di writers molto noti, come Phase2, Rusty e Sky4, ma in mostra vengono soprattutto esposte in anteprima le differenti stesure che compongono una pubblicazione unica nel suo genere: il trattato dal titolo Lo stile secondo Dado, di prossima pubblicazione nel 2016 per il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento.

Link


AILANTO - Ailanthus altissima - Una delle teche
Una delle teche della mostra alla Biblioteca Luigi Poletti di Modena
AILANTO - Ailanthus altissima - Pea Brain
Cuoghi Corsello, Le trasformazioni di Pea Brain, 2016