Fulvio Chimento

Pupille | Cortina

Mostra di Benni Bosetto, Cuoghi Corsello, Alessandro Ferri, Maurizio Mercuri
A cura di Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli
Cortina d’Ampezzo (BL)
Apertura: 24 luglio 2021
Durata: 24 luglio – 3 novembre 2021

Pupille è una mostra ispirata al ricco patrimonio di leggende e fiabe connesse alla storia delle Dolomiti, che rappresentano un corpus di rilievo all’interno della letteratura italiana di genere. Il progetto artistico riflette l’immaginario delle narrazioni fantastiche ambientate lungo l’arco dolomitico, legate al territorio di Cortina e alle zone limitrofe.

Le opere degli artisti sono state realizzate appositamente per essere collocate nei boschi del sentiero di Pian de ra Spines, con l’intento di creare un percorso onirico in grado di coinvolgere i sensi e di interagire con la dimensione sinestetica del pubblico. In questo scenario rivelato con uno sguardo fantastico il visitatore di ogni età potrà ritrovare la propria dimensione legata all’infanzia. Pupille risale alle ragioni che determinano la genesi della letteratura fantastica, nata per esorcizzare paure, misurarsi con l’ignoto, sovvertire schemi e formule precostituite, ricercare valori e principi che possano guidare l’essere umano nelle avventure della vita. Le opere interpretano in forma visiva la parola narrata (o scritta), generando un percorso ispirato alla letteratura, che rinnova e attualizza il patrimonio letterario legato a questi luoghi.

Un vecchio baule utilizzato per fini artistici dal duo Cuoghi Corsello
Cuoghi Corsello, Baule, 2021; ph. R. P. Guerzoni

Per tutte le specie viventi, le pupille sono il medium tra mondo esteriore e interiore: questi organi riflettono (e immagazzinano), come uno specchio, tutto ciò su cui il nostro sguardo si posa, sono la chiave dell’inconscio, si dilatano o si restringono in base alle variazioni della luce e alle emozioni che l’oggetto osservato suscita in noi. Le pupille costituiscono anche un riferimento diretto al mondo dell’infanzia: è lo sguardo a influenzare in modo potente il processo educativo e di apprendimento che si instaura tra bambino e adulto. Il termine deriva dal latino pupa: “bambola”, per la piccola immagine che all’interno vi si vede riflessa. Il titolo si riferisce anche alla soggettività che caratterizza lo sguardo dell’artista sulla realtà in divenire, tanto che questa relazione con il mondo delle cose ne condiziona la sensibilità: arte come sguardo primigenio, limpido e indagatore di stadi intermedi, sotto cui si cela il reale.

E' questa una delle opere più suggestive che si trovano nel sentiero di Pian de ra Spines. L'opera realizzata da Cuoghi Corsello può anche essere utilizzata come braciere, in questo modo i suoi occhi si accendono grazie alle braci ardenti.
Cuoghi Corsello, Schifio braciere, 2021; ph. R. P. Guerzoni

Maurizio Mercuri si lascia ispirare da una nota leggenda legata alle Dolomiti, Il giardino di rose di Re Laurino, che illustra l’enrosadira: fenomeno apparentemente magico, che si ripete ogni giorno in coincidenza dell’alba e del tramonto, quando i raggi del sole accarezzano le cime delle Dolomiti, colorandole di rosa. L’artista per Pupille realizza un intervento artistico “tintinnante”, denominato Britney: installazione che ha la finalità di catturare la luce dolomitica attraverso gocce di cristallo disposte all’interno di piccole gabbie tinte di rosso, normalmente utilizzate per uccelli da richiamo nelle battute di caccia venatoria. In questo caso, le gocce di cristallo diventano invece una fonte attrattiva per la sorgente luminosa, mentre il titolo stesso sembra voler riprendere dal punto di vista fonetico il rumore del cristallo che oscilla nel vento, in queste zone spesso perturbante.

Le tintinnanti gabbiette di Maurizio Mercuri realizzate con gocce di cristallo per cercare di catturare la luce rosa delle Dolomiti.
Maurizio Mercuri, Britney, 2021, gabbiette da richiamo, gocce di cristallo in vetro; ph. R. P. Guerzoni

Lungo Pian de ra Spines si incontra in modo sorprendente un albero dorato, caduto a causa della neve, e trasportato in questa parte di sentiero per essere artificiosamente ripiantato. Già questa operazione di ripiantumazione ha un valore artistico a sé stante, quale azione “minima”, priva di un senso compiuto, ma altamente simbolica, come solo l’arte riesce a immaginare. Ma l’Albero magico realizzato da Alessandro Ferri, prima di essere nuovamente issato, è stato dipinto d’oro e rivestito di polvere di vetro, in modo che la sua presenza potesse risultare alterata.

Un albero magico, dipinto d'oro da Alessandro Ferri, sorprende il visitatore al termine del sentiero
Alessandro Ferri, Albero magico, 2021; ph. R. P. Guerzoni

Dopo aver percorso dieci minuti a piedi il sentiero di Pian de ra Spines ci si imbatte nelle prime opere di Cuoghi Corsello, si tratta di cinque troni realizzati per accogliere aspiranti principi, principesse, re e regine. Lo schienale dei troni è stato disegnato dagli artisti, poi realizzato in ferro battuto, grazie alla collaborazione con le maestranze delle Regole, mentre la base del trono è costituita da tronchi presenti in natura, già tagliati in precedenza. I troni hanno dei titoli significativi, “aperti”, e particolari, che, già di per sé, sembrano voler raccontare una storia. Ognuno di essi indica un soggetto che idealmente può abitarli, salirvi sopra, per offrire di sé un ritratto in un regno in continua trasformazione: Principessa, Re, Principino fuggitivo, Principe Filippo, oppure, semplicemente, Vicino alla panchina. I troni sono installati in diversi punti del percorso: innalzati sopra una collina, immersi in un “concerto” di felci, inquadrati in una corte di abeti, oppure nei pressi del tracciato più battuto.

Cuoghi Corsello, Principessa, 2021; ph. R. P. Guerzoni
E' questo il secondo dei sei troni realizzati in ferro da Cuoghi Corsello lungo il sentiero di Pian de ra Spines
Cuoghi Corsello, Re, 2021; ph. R. P. Guerzoni

Procedendo, il sentiero si allarga e il fiume Boite, che scorre sulla destra, inizia a far sentire la propria voce con insistenza. Bisogna prestare particolare attenzione sulla sinistra per scorgere alcuni disegni realizzati in collaborazione fra la mano di Benni Bosetto e la natura. In alcune “ferite” presenti sulla corteccia degli abeti, che l’albero attraverso la produzione di resina ha contribuito a “medicare”, sono stati creati i disegni Senza titolo (Reincarnazione #1 #2 #3), che si richiamano alla funzione degli ex voto, e possono ricordare le illustrazioni sintetiche realizzate da Dino Buzzati con la stessa finalità. In relazione a Pupille questi interventi innescano una meta-narrazione: a poche centinaia di metri dal luogo in cui si trovano, infatti, nel 1976 si è verificato un grave incidente aereo. Un Cessna tentò di decollare in condizioni di forte vento: il pilota, senza esperienza di volo in montagna, staccò con grande difficoltà e solo a fine pista. L’aereo stallò in virata, precipitando al suolo e incendiandosi, uccidendo i sei passeggeri, che facevano tutti parte del consiglio comunale di Cortina d’Ampezzo. Gli ex voto si ispirano ai racconti dei soccorritori che prestarono servizio durante le manovre di recupero dei corpi, portati via con delle slitte, poiché in quel periodo la neve si presentava abbondante lungo il sentiero. Nella raffigurazione i corpi dei defunti assumono una dimensione metamorfica, come se la natura si fosse già impossessata della carne degli sventurati con l’intenzione di rigenerarne lo spirito.

Alcuni disegni realizzati da Benni Bosetto direttamente sulla corteccia degli alberi in Pian de ra Spines a Cortina
Benni Bosetto, Senza Titolo (Reincarnazione #1, #2, #3), 2021, acrilico, matita, inchiostro su legno, intervento site specific; ph. R. P. Guerzoni

Sulla sinistra del sentiero si vede una maestosa frana scendere dalla montagna, gli uomini delle Regole in questi anni hanno provato a contenerla con interventi strutturali, tanto che ora il fianco della montagna si presenta fortemente solcato fino a distendersi in un’apertura che può ricordare la forma di un ventre materno o di un orcio di età romana. All’interno della frana domina il colore bianco delle pietre, che contrasta con il verde del bosco e il celeste dell’acqua del Boite: sembra quasi di trovarsi di fronte a un imponente intervento di Land Art, con un’ampia porzione di terreno che è stata rimossa per permettere all’acqua di defluire dalla montagna verso il fiume senza recare ulteriori danni. Nascosta dietro alcuni alberi, sulla destra della frana, è stata predisposta l’installazione audio Senza titolo (And Angels Know the Rest), che si autoalimenta attraverso l’energia solare trasformata da un piccolo pannello. L’installazione sonora di Benni Bosetto diffonde nell’ambiente circostante un canto a cappella, che ha la funzione di avvicinare il pubblico alla natura che lo ospita e di evocare presenze sconosciute. La voce è un elemento corporeo che nasce dagli organi più nascosti e si espande in esterno

 

All'interno della frana Benni Bosetto inserisce una installazione audio
Benni Bosetto, Senza Titolo (And Angels Know the Rest), 2021, installazione audio. Testo di Clara Mazzoleni. Composizione musicale e vocale, Benni Bosetto; ph. R. P. Guerzoni

Siamo prossimi alla lapide che è stata posta nel punto esatto in cui cadde lo sfortunato Cessna: sul cippo sono iscritti i nomi delle persone che persero la vita in quella sciagura. Sul lato opposto, uno sguardo attento incrocia una goccia di vetro sospesa, allestita da Cuoghi Corsello, come lacrima appesa a un ramo. Sotto di essa il visitatore transita per lo più inconsapevole, come benedetto: il dolore cristallizzato può essere condensato dall’arte per innescare un processo di rigenerazione.

Cuoghi Corsello, Lacrima, 2021; ph. R. P. Guerzoni

Mostra con catalogo

Il catalogo di 72 pagine a colori contiene le immagini ufficiali della mostra e i testi dei curatori. Catalogo APM Edizioni 2021

Periodo: 24 luglio – 3 novembre 2021

Organizzata da: Associazione Controcorrente, Regole d’Ampezzo, Liceo Artistico di Cortina

Con il supporto di: Quiqueg agenzia creativa (Milano)

Progetto grafico: Quiqueg agenzia creativa (Milano)

Ingresso: libero

Inaugurazione: sabato 24 luglio ore 10.30 sentiero Pian de ra Spines

Ufficio stampa Irene Guzman – irenegzm@gmail.com – Tel. 349 1250956